Un altro lieto fine all’Oasi Lago Salso grazie all’Osservatorio Faunistico Provinciale. A causa degli ultimi giorni freddissimi, un Barbagianni (Tyto alba) è stato recuperato da volontari e portato a VVUU di Foggia. Prontamente accolto dal dott. Matteo Caldarella veniva rifocillato e portato al Centro Recupero Provinciale presso l’Oasi Lago Salso. Qui, dopo un periodo di stabulazione all’interno, si è passati al recupero completo della vitalità del bellissimo esemplare in voliera.
Dice Matteo Caldarella, responsabile del centro, ”l’esemplare era completamente denutrito e disidratato al momento dell’arrivo, fortunatamente sono state messe in atto tutte le attività idonee, in primis alla sua sopravvivenza, poi alla sua riabilitazione grazie alle cure dei generosissimi operatori dell'Oasi, la dott.ssa Federica Bava e Giuseppe Agnelli che hanno seguito giornalmente il recupero dell’esemplare". 
Il lieto fine è avvenuto l’altro ieri con la tecnica del “soft release” ovvero una volta appurato che l’esemplare aveva raggiunto la piena autonomia di volo nonché le capacità predatorie, a sera è stata aperta la voliera in modo che il barbagianni potesse decidere autonomamente quando i e se andarsene, per un paio di giorni dopo si è proceduto a disporre di alimentazione la voliera lasciata aperta, ma l’esemplare ha preferito la vita selvatica, un grande in bocca al lupo al Barbagianni. Si tratta di una specie utilissima che, purtroppo, per le sue abitudini di caccia a bassa quota e per la distruzione degli habitat naturali, è costretto spesso a cacciare lungo le cunette stradali (uniche riserve di biodiversità nelle distese agricole) e per questo motivo cade spesso vittima per impatti con autoveicoli, tanto che se una volta era uno dei rapaci notturni più comuni, adesso è diventato raro.